La
Ruota dei Fiori di Bach
Il
14 giugno 2012 Giuseppe Belleri di Concesio ha ritirato il marchio registrato –
dopo 3 anni dal deposito – della sua invenzione, la “Ruota dei Fiori di Bach”.
Per saperne di più siamo andati ad intervistarlo nella sua Bottega di idee
econaturali ( BIEN ) e gli abbiamo chiesto come è stata colta questa
ispirazione.” Già da alcuni anni mi chiedevo se non ci fossero altre modalità
per scegliersi da soli i fiori di Bach, ma l’idea di una ruota che, girando
come una ruota della fortuna, indicasse il fiore appropriato, l’avevo percepita
nel 2008: a quel tempo collaboravo con una ditta di essenze floreali sia nella
preparazione dei fiori che nelle principali fiere nazionali. Pensata
inizialmente come oggetto di attrazione per il pubblico mi sono, poi, accorto
che funzionava anche come aiuto per scegliere i fiori. Mai avrei pensato che
due pezzi di legno potessero suggerire i fiori più utili alle varie persone.
Visto il suo buon funzionamento, la facilità d’uso e l’utilità ne ho iniziata
la produzione e distribuzione. Mi sono rivolto alla Camera di Commercio di
Brescia per registrarne il marchio (l’impiegato che mi ha seguito nella pratica
ne ha acquistata una per la moglie). Dopo tre anni dalla numero uno –che si
vede nella foto – ne ho prodotte più di 150 che stanno girando non solo lungo
lo stivale (durante il mio viaggio a Roma di due anni fa ne ho portate in
regalo una a Benedetto XVI ed una a Giorgio Napolitano) ma anche in Europa ed
in America”. Gli abbiamo chiesto in cosa
consista questa invenzione. “Attualmente sono due le misure prodotte tutte a
mano: una del diametro di quasi mezzo metro e l’altra più piccola, da viaggio;
ogni ruota è composta da due ruote, di diametro diverso: quella grande è fissa
e nei petali colorati con i gessetti reca i nomi dei 38 fiori di Bach (che io
da quasi vent’anni produco nelle valli bresciane); quella piccola può girare ed
indicare il fiore appropriato”. All’ultima domanda -a chi può essere utile –
così ci ha risposto: “Sicuramente al centro di benessere, all’Erboristeria,
alla farmacia, al negozio di prodotti naturali ma anche ad una scuola o ad una
biblioteca (l’ho registrata anche come “Gioco didattico”, come ausilio per la
conoscenze dei fiori)”. E ci propone una
simpatica idea, di regalare una
delle sue ruote alla prima biblioteca e alla prima scuola che chiamerà la
redazione.
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