domenica 1 luglio 2012

Inaugurazione a Bovegno del 1° Balcone didattico cosmognomico di erbe spontanee


Inaugurazione a Bovegno del 1° Balcone didattico

A Bovegno domenica 24 giugno è stato inaugurato un originale Balcone didattico con 108 erbe spontanee poste in vasi e dotate di cartellino col nome. La bella iniziativa è stata pensata e realizzata dal sig. Giuseppe Paitoni – residente al Prealpino dove tiene la torrefazione del caffè “Gran Salvador”- ma che spesso è a Bovegno Piano, in via Indipendenza,34 dove ha la cantina del vino prodotto con uve di dorato Botticino. Oltre che eccelso orticultore – coltiva buone e biologiche verdure – è un esperto raccoglitore di funghi – che sa anche ben cucinare – ma soprattutto è un raro intenditore delle erbe spontanee. Vuole il caso – ma di caso si tratta? – che la casa ereditata dalla moglie fosse la dimora dell’erboraio Carlo Cibaldi (il suo testamento è stato pubblicato con la prefazione di Natalia Ginzburg !) che nella soffitta, ora restaurata, faceva seccare le varie erbe che poi portava a Brescia alle varie farmacie. Inoltre in quella casa si udirono i primi acerbi versi del poeta Aldo Cibaldi (il sig. Carlo era suo nonno e chissà quante volte avrà sostato e giocato su quel balcone). Il nastro è stato tagliato dal sig. Paitoni –una vera autorità nel campo erboristico e che presto ci delizierà di un suo originale libro sulle erbe – ma alla presenza di alcuni cari amici – alcuni venuti perfino dall’America – e del Console onorario dell’arcipelago Inglese di Guernsey, signora Judith Finetti (la si vede nella foto con l’amico Giuseppe). Nel pomeriggio si è saliti fino al Maniva, oltre che per leviare un po’ la calura anche per salutare l’amico pittore Eugenio Busi che ha offerto un’abbondante merenda. Il balcone potrà essere visitabile oltre che da privati e scolaresche anche da persone disabili o anziane che potranno riconoscere  in quaranta metri quadrati le principali erbe che nascono spontanee nei nostri prati. Per informazioni si potrà contattare l’associazione “Scoprivaltrompia” che già accompagna i visitatori nei vari siti museali della valle.

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