giovedì 20 ottobre 2011

Il Bés Galilì = Basilisco


Ecco una delle rare immagini del Basilisco

El Bés Galilì

Anche in Valtrompia, come in molte altre località, non solo italiane, si era soliti negli anni scorsi raccontare di sera, attorno al fuoco o nelle stalle, le storie del Bés Galilì. Volendo indagare se si tratti solo di una leggenda o se questo piccolo animale, un po’ serpente, drago e gallo, esista veramente, abbiamo chiesto lumi al geologo Siro Bregoli, nato in media valle ma che avendo, per lavoro e studio, girato il mondo è un esperto non solo di rocce, glaciazioni e sedimenti ma anche di piante e animali preistorici. Ecco il suo contributo: “In alcune valli isolate la flora e la fauna non hanno seguito la normale evoluzione e vi si possono ritrovare alcune specie vegetali od animali dell’era preistorica. Il Bés Galilì potrebbe essere un Archeopterix che non ha fatto il balzo dal rettile all’uccello; Io personalmente non l’ho mai avvistato ma mio zio Battista mi raccontava che, a Pezzaze nella Valle dei Carbonai, questo biscio abitava fra le rocce dalle quali l’aveva visto alcune volte librarsi in volo. Non bisognava guardarlo negli occhi, poiché aveva la capacità, così almeno si diceva, di incantare; si credeva che durante la luna piena fosse pericolosissimo, ma non si ha memoria di alcuno che sia stato avvelenato dal suo morso o ucciso dal suo sguardo. Il suo cibo abituale era costituito da insetti, topi, uccelli ed anfibi. Molte persone attestano di averlo visto, ma gli ultimi avvistamenti risalgono ad oltre mezzo secolo fa. La signora Silvia di Costorio ci ha raccontato di quando sua nonna, alla fine del 1900, rimase per tre giorni incantata fino a quando, al passaggio della processione del Corpus Domini, si risvegliò dopo essere stata portata davanti alla finestra a guardare l’ostensorio. Il signor Benedetto Belleri ricorda di averne visti alcuni esemplari, lunghi meno di due spanne, con una cresta sulla testa – come quella dei galli – e una macchia bianca sulla fronte, sul dòs dè le Nassine - un monte che domina San Vigilio a ponente – e di averne anche ucciso uno quando aveva all’incirca 15 anni. L arzilla ultraottantenne Giuseppina Greco, già insegnante di materie letterarie nelle scuole medie superiori bresciane, si ricorda di averne visti più volte mentre saliva a piedi verso il Santuario della Madonna della Stella, una trentina d’anni fa. Da allora non si hanno più notizie di avvistamenti e oggi del Bés non se ne parla quasi più come una volta, quando si usava per “far paura ai bimbi”, nel raccomandare loro di non avventurarsi in luoghi solitari specie la sera dopo le ore 17-18; inoltre la gente ora vive sempre più rinchiusa fra le mura domestiche e guarda più gli schermi, display e monitor che le stelle e la natura. Tuttavia sono molti i riferimenti storici. E’ citato nel salmo 91: “Tu camminerai sull’aspide e sul basilisco…”; Plinio il vecchio, nel 70 d.c. scrive: “E’ un piccolo serpente lungo meno di 20 centimetri che ha una macchia bianca in capo a guisa di diadema, con il fischio caccia tutti i serpenti … e se ne va come le altre serpi avvolgendosi, ma cammina ritto dal mezzo in su … e dicesi che uccida l’uomo ancora guardandolo …”; lo troviamo nel libro “Harry Potter e la camera dei segreti”. Il filosofo e diplomatico Julius Evola lo ha associato alla folgore che ha abbattuto i Titani, aggiungendo che corrisponde al prana, la forza vitale della tradizione induista: il basilisco rappresenterebbe il risveglio del potere del serpente, la sensazione fisica di energia che sale dal perineo e che corrisponde alla Kundalini nello yoga. Per dare un ulteriore suggello scientifico-religioso alla nostra ricerca abbiamo telefonato a un monsignore, nativo della Valtrompia e per anni docente di scienze nel Seminario vescovile diocesano: alla nostra richiesta di informazioni con voce roca ed alterata ci ha frettolosamente congedati, forse ricordando qualche brutto incontro nelle passeggiate naturalistiche giovanili. Concludiamo senza certezze ma con la domanda:
“E se non fosse solo leggenda ?”.
Concesio 16-10-2011 Giuseppe Belleri